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Messaggio  Annalisa Ven Dic 17, 2010 7:52 pm

Verbale riunione GAS e ETICAMENTE
Scandicci 9 febbraio 2010
Presenti: Pamela, Cristian, SteMin, Angela, Fabio, Beppe, Vladimir, Francesca, Annalisa, Gabry e Rossi, Isola Manna, Savino, Lisa, Giulia, Francesca, Novella, Giulia amica della Novella, Lucia,
Massimo Bani, Cinzia, Stefano Floris, Domenico, Elena, Mirella
Alle ore 22.10 entrano Dominga e Silvio; successivamente Beatrice.

Segretaria: Annalisa
Moderatore: Beppe
Inizio riunione ore 21:49
Argomenti all’OdG:
1. Rinnovo carica di Presidente all’Associazione
2. Coordinamento fra iniziative del Gas e dell’Associazione per ottimizzare energie
3. Tesseramento
4. Attività di educazione al consumo
5. Insegna della Bottega
6. Software
7. Sfusillo
8. Varie ed eventuali

Viene deciso di discutere velocemente gli argomenti più sintetici.
PUNTO 4 ODG: ATTIVITA’ DI EDUCAZIONE AL CONSUMO
Si passa a discutere il documento apparso già in mailing list riguardante le iniziative con le scuole: è stato formato un gruppo di lavoro in proposito.
Interviene Pamela dicendo che i documenti non sono passati in lista Gas, quindi conviene spiegare meglio.
Domenico dice che il prox anno il Comune di Scandicci farà alcune iniziative sulle scuole, e ha chiesto ad Eticamente di individuare “buone pratiche” che possano aiutare i bambini a capire meglio il tema. Eticamente ha già deciso che può farcela, e c’è un gruppo di lavoro che sta procedendo. A lato di questo è stato deciso di inviare una lettera, nella quale si ricordano al comune quali siano le pratiche più efficaci ed efficienti per poter fare risparmio energetico. La cosa educativa serve, ma l’amministrazione comunale deve interessarsi seriamente anche delle strutture e della loro messa in efficienza. Il gruppo è composto da Domenico, Iraso, Marco, Cinzia: se qualcuno vuol aggregarsi è il benvenuto.
Vladimir interviene dicendo che secondo lui l’A.C. ci considera un po’ manodopera, per fare informazione senza farla seguire da azioni. Sostiene che a volte sarebbe meglio fare azioni che dimostrano in pratica cosa si può fare, piuttosto che informare e basta. Il premio in denaro per le scuole è una cosa brutta, non può sortire risultati buoni.
Novella si presenta dicendo che è insegnante di scuola superiore (Sassetti Peruzzi), quindi scuola non soggetta al Comune. Lei è disponibile a proporre le pratiche che potrebbero essere individuate da Eticamente: se c’è una lettera nella quale si elencano procedimenti per ridurre lo spreco energetico, loro possono provare a condividerla con il resto del corpo docente e con i ragazzi. Lei e la sua amica sono interessate ad avere la lettera.
Stefano Floris dice che Eticamente è molto conosciuta come associazione nel territorio: viene chiamata costantemente dall’A.C. per le cose più diverse. A questo punto però l’associazione sta cominciando a vagliare le proposte che le vengono fatte: non si dice più si o no, ma si entra nel merito della partecipazione. Negli scorsi anni è stato fatto un progetto su 15 scuole fiorentine, sul risparmio: gli studenti hanno fatto uno studio durato un anno sui consumi energetici della scuola, lavorando in team con chi lavora nelle scuole; solo successivamente sono state scelte azioni da intraprendere fra quelle possibili. Quelle scelte sono state a volte quelle più semplici da realizzare; per alcune azioni c’era da cambiare le procedure, per altre addirittura cambiare la struttura. I tecnici della Provincia hanno valorizzato in termini monetari gli investimenti possibili, ed è stata fatta una valutazione di convenienza in proposito (alcune di questi studi hanno dimostrato come sarebbe più conveniente buttare giù certe scuole piuttosto che fare ristrutturazioni). In questo momento, di fronte alla richiesta dell’A.C., è stata data una disponibilità di massima, ma chiedendo di chiarire il contesto in cui si andrà ad operare.
Sono anni che Eticamente sta agendo sul Comune per far si che nei bandi mensa siano introdotti elementi sia riguardanti il commercio equo e solidale sia il risparmio energetico. Alcune pratiche sono già state introdotte: gli snack di cioccolato e le banane sono del CES. C’è un gruppo che lavora su questo argomento e si riunisce periodicamente.
Stefano segnala inoltre il Cioccolato Quiz che stanno facendo sulle scuole elementari (Gabbrielli ieri, scuola Marconi la prox settimana ecc.).
Cinzia chiede se ci sono volontari per poter andare nelle scuole, a portare avanti questo Cioccolato Quiz, perché in questo momento lo fanno solo lei e Marco Catellacci, e avrebbero bisogno di qualcun altro.
Domenico dice che sempre per le scuole che dovrebbe riprendere il progetto Cesvot e altre iniziative.

PUNTO 5 ODG: INFORMATIVA SULL’INSEGNA DELLA BOTTEGA
Pamela prende la parola per aggiornare sulla situazione dell’insegna. Manca un po’ tutto. Bisognerebbe tenere il logo e aggiungere la scritta Cooperativa Villaggio dei Popoli, realizzata possibilmente su di un pannello di legno in “altorilievo”. Pamela si sta informando da chi ce l’ha simile per capire come l’hanno fatta fare.
Beppe dice che sarebbe bene che ci fosse un richiamo alla realtà associative che gestisce la bottega.
Pamela: i vincoli del Comune sono relativi ai colori, che non devono essere troppo vivaci perché è centro storico.
Massimo Bani: servono le specifiche per poter far fare un preventivo. Basta scriverle.
Pamela dice che lei non è in grado, non è una grafica.
Angela si offre di sentire fra gli associati della CNA se c’è qualcuno in grado di realizzare l’insegna, farà sapere.

PUNTO 1 ALL’ODG: RINNOVO DELLA CARICA DEL PRESIDENTE
Beppe fa presente che Domenico è stato Presidente per due anni (e tre mesi, aggiunge lui). La figura del Presidente serve a livello giuridico, e comporta un piccolo impegno da parte di chi ne prende l’onere. I Presidenti sono stati Stefano, Beppe, Mario e poi Domenico. Serve qualcuno che si renda disponibile per questo ruolo, per seguire le iniziative che sono in ponte. Domenico è andato al di là della semplice disponibilità formale.
Il Gas è una realtà importante, sta da tempo cercando di interfacciarsi con la politica degli amministratori, sta prendendo iniziative: sarebbe quindi opportuno che il nuovo presidente facesse parte del Gas e condividesse le iniziative della Bottega.
Pamela fa il nome di Giuseppe Iraso, che però non è presente stasera.
Beppe propone Vladimir.
Domenico sottolinea come sia importante cambiare presidente ogni due anni; è una funzione che responsabilizza. E’ un segnale importante che si dà anche all’esterno.
Stefano Floris, che è stato nominato come papabile nel caso in cui nessun altro voglia proporsi, ritorna sul nome di Giuseppe Iraso, che è gasista, si occupa delle scuole, ed è quindi una figura di rilievo.
Domenico si incarica di chiamarlo per proporgli la candidatura.

PUNTO 2 ALL’ODG: COORDINAMENTO DELLE INIZIATIVE DEL GAS E DELL’ASSOCIAZIONE
Beppe chiede a che punto siamo. Nei tempi passati i gasisti venivano sempre invitati a diventare soci dell’Associazione Eticamente. Il volontario di bottega, dopo un periodo di apprendistato, viene comunque associato.
Cinzia: i punti da discutere sono davvero tanti. Però invece che parlare delle cose che ci sono, sarebbe bene parlare delle cose che ci accumunano e che possiamo condividere.
Beppe ritorna sul discorso degli sconti, ponendolo come un problema di identità. Secondo lui c’è stata una creazione artificiale di scomparti, quando tutto è un’unica realtà: quella associativa. Il gruppo scuola, per esempio, sta lavorando sulle iniziative della scuola, ma non per questo non fa parte dell’associazione. Lo stesso per il gas. Sono sfaccettature di una stessa realtà.
Cinzia dice che ci sono questioni che generano discussioni continue. Uno degli ultimi spunti di discussione è quello dello sconto fatto ai gasisti sui prodotti di bottega. I volontari sono stupiti per questo sconto.
Vladimir spiega che lo sconto viene riconosciuto ai gas dal Villaggio dei Popoli.
Beppe dice che più volte è stata discussa la questione dello sconto, e via via risolta. Ogni volta è stato ribadito che la Cooperativa fa lo sconto, e il gas lo accetta.
Cinzia dice che i volontari di Bottega fanno storie tutte le volte che viene fuori l’argomento. Loro non ne hanno diritto, e si meravigliano di come il gas ne faccia uso.
Beppe chiede ancora quale sono i diversi piani: i gasisti che prendono lo sconto non sono considerati membri associativi a tutti gli effetti?
Vladimir: il Villaggio dei Popoli riconosce lo sconto del 10% a tutti i gas. Quindi è una regola. Dobbiamo sollevare la questione morale?
Francesca: non trovo immorale usufruire dello sconto del 10% se questo viene riconosciuto dal Villaggio dei Popoli come prassi.
Silvio: la decisione sta al Villaggio dei Popoli o viene deciso all’interno dell’associazione? (Risposta: è il VdP). I criteri quindi sono stati stabiliti dal VdP, che avrà valutato il criterio anche rispetto alla convenienza.
Cinzia: il criterio è sul quantitativo: chi prende tanta merce, anche da solo, ha diritto allo sconto. Si può eventualmente fare una proposta di criterio diverso al VdP.
Silvio: se si rispettano i limiti, ha senso applicare lo sconto.
Beppe: il passo successivo è quello della questione “morale”.
Silvio dice che più che una questione morale è una questione commerciale: basta rispettare i criteri.
Stefano Floris: io sono sempre stato contrario allo sconto; negli ultimi anni mi sono ammorbidito. Detto questo, non condivido lo sconto sul CES per motivi miei personali. Ma questo mi dà lo spunto per parlare di altro.
La realtà di Eticamente: nasce un GAS, che poi apre una bottega. Lo sconto ha una storia. Credo che a questo punto sia necessario arrivare ad una decisione condivisa, da spiegare poi ai volontari, tutti unanimi. A suo tempo la decisione di tenere lo sconto è stata presa dal GAS e dall’Associazione in maniera condivisa. Forse qualcuno all’interno dell’Associazione non l’ha metabolizzata, perché le tre realtà si sono divise e hanno viaggiato su binari paralleli. Quello di stasera, che è un’assemblea condivisa, è un qualcosa che è molto positivo perché fa mettere in relazione le persone.
Nel gruppo di acquisto ci sono grosse energie di persone che hanno voglia di fare, che si sono guardate intorno e si sono rese conto che se non si è associazione non si ha peso sul territorio. Questo ha riportato l’attenzione sull’Associazione Eticamente, come strumento. Se ci sono persone che hanno interesse ad un certo argomento, se ne può parlare in assemblea, e se l’iniziativa è condivisa, si può creare un gruppo di lavoro ad hoc, che si trova e si relaziona a prescindere dall’assemblea.
Poiché penso che si debba lavorare sulle proposte, quello dello sconto è un argomento sul quale ci si può mettere alla prova. Se il gruppo di acquisto riesce a produrre un metodo decisionale, anche diverso da quello dell’assemblea, va bene. Va concluso questo argomento dello sconto, a questo punto, non va lasciato perdere.
Cinzia sottolinea ancora che il criterio della quantità minima, nel corso del tempo, sia stato ampiamente disatteso: avere l’ordine prima, con un quantitativo minimo di 150 euro, le darebbe la possibilità di spedire l’ordine direttamente al Villaggio dei Popoli, far arrivare l’ordine e girarlo al gas senza neanche aprirlo.
Silvio dice che i criteri stabiliti dal VdP erano sul commercio equo e solidale: nell’ambito del “commercio”, si fa comunque un prezzo equo per il produttore; si tiene conto delle leggi commerciali.
Vladimir dice che così non si sorpassa lo sconto.
Stefano Floris dice che non è così, perché al volontario si spiega che l’assemblea ha deciso di accettare lo sconto del VdP: a quel punto il volontario se ha qualcosa in contrario viene in assemblea e lo dice.
Cinzia: per mediare un po’ si potrebbe chiedere al VdP di riconoscere lo stesso sconto riconosciuto ai soci di Bottega (10% su libri e abbigliamento).
Cristian fa un’altra proposta: poiché i martedi nei quali non c’è riunione ci sono poche persone, propone di riportare la consegna in bottega, per riavvicinare i gasisti alla bottega.
Stefano Floris riporta la discussione sullo sconto, per poterla chiudere, facendo una proposta in aggiunta a quella di Silvio. Come Associazione vorrebbe condividere il fatto di spiegare che c’è la possibilità di non avere lo sconto, per finanziare le attività della bottega. Se si rinuncia allo sconto si finanziano le attività della bottega. Quindi ciascuno può chiedere di non usufruire dello sconto, facendo riferimento al listino a prezzo pieno, pur facendo un acquisto collettivo. Tenete conto che la nostra bottega ha sempre i bilanci sul filo del rasoio. I motivi sono diversi, dal fatto che sia in 40 mq (quindi commercialmente poco appetibile); il fatto che ci sia un dipendente pagato; ecc. Al VdP spingono molto perché siano incrementate le vendite fuori bottega, ad aziende e gas, proprio per far sì che i bilanci siano un pochino più in pareggio.
Vladimir dice che la proposta di Stefano gli piace molto; c’è da dire che in questo momento economico anche il 10% di sconto può essere interessante.
Elena dice che su alcuni prodotti il margine è talmente basso che fare il 10% di sconto significa non guadagnarci niente.
Domenico: questa storia dello sconto si risolve facilmente, come abbiamo detto. Ci siamo messi però a parlare dello sconto perché questo ha creato degli attriti. Questi attriti sono aumentati nel corso del tempo, per tutta una serie di motivazioni, anche legate ad una mancanza di delicatezza delle persone. Queste cose sono successe, e per questo siamo qui stasera. Anche nella stessa stesura dell’Odg c’erano persone che ponevano gli argomenti in negativo, mentre altre vedevano il positivo del re-incontrarsi. Eticamente è cresciuta come volontari (che hanno un gruppo che si incontra e si vede per progettare cose), per fortuna. C’è il Pagliaio. L’associazione fa tante cose. Ha lavorato con le scuole, con i politici; ha avuto riconoscimenti ufficiali. Ci sono le attività civili (politica, cultura, scuola). C’è il Gas. Ci possono essere delle pratiche da mettere in atto. Quando hanno chiamato in Associazione qualcuno a parlare dei Gas, è stato coinvolto un gasista. Negli argomenti nei quali veniamo coinvolti, mandiamo via via le persone che sono più preparate su quell’argomento.
Ad Eticamente per un periodo sono mancati i verbali; per intanto potremmo condividere i verbali delle nostre rispettive realtà: è un passo comunicativo. Partiamo da una condivisione di questo tipo; partiamo anche dallo sconto, ma non dimentichiamoci del fatto che non tutti in questi anni, parlando dell’Associazione, tenevano presente le varie anime dell’Associazione stessa. Quando mi hanno chiamato nelle varie realtà, io ho sempre cercato di infilare nella conversazione tutti gli argomenti: il Gas, il Pagliaio, lo Scec ecc.
Una proposta può essere: partiamo dallo sconto che è il problema che ha suscitato polemiche.
Ma un’altra può essere propositiva: condividiamo i verbali.
Pamela: riprendo un attimo quello che aveva detto Vladimir prima; anche nel gas, pur trovandosi spesso, non siamo campioni di decisionismo. Forse in questo periodo è mancato un trade d’union fra l’associazione e il gas. Molte persone sono entrate nel gas e non sapevano e non sanno niente di quello che fa l’Associazione. Integrazione ricevuta da Pamela x mail:”da come l'abbiamo vissuta noi, seguire le assemblee mensili dell'associazione, proporre punti per l'odg, rendersi disponibili per portare avanti nuove iniziative, intervenire nei processi decisionali, non è una cosa così burocratica, lenta e farraginosa come sembrava dalle parole di Vladi (rispetto alla presunta agilità decisionale del GAS).
Basta partecipare un paio di volte per essere al corrente delle tematiche e delle iniziative che si stanno seguendo, che non sono solo punti di odg sparati lì, ma celano un lavoro concreto delle persone che li stanno portando avanti con impegno e tenacia (per questo spesso molti temi si ripetono, non perché ogni mese si chiacchieri a vanvera, ma perché realizzare nella pratica le cose richiede tempi che non dipendono solo da noi, competenze che via via bisogna darsi etc...).”
SteMin: non mi ricordo più perché dovevo intervenire. Io ho sempre percepito il gas come branca all’interno dell’Associazione. L’Associazione è un contenitore enorme che fa tante attività, il Gas è una di queste. Però chi entra per il gas può anche non avere interesse per le altre attività dell’Associazione.
Se una parte del Gas ritiene di volere lo sconto, bisogna dargli la possibilità di poterne usufruire. Lo sconto porta ad un aumento di fatturato, e questo vuol dire che c’è un vantaggio per le cooperative del terzo mondo. Il fatto che la bottega in questo ci perda (o non ci guadagni) per me non è significativo: è molto più interessante l’aumento di volume che questo sconto comporta nei confronti dei commercianti del 3° mondo.
Silvio: si potrebbe continuare con la possibilità di continuare a fare l’assemblea comunitaria, oppure ci potrebbe essere una persona che riporta nel gas (e viceversa) (i portavoce).
Domenico: potrebbe essere che ogni 4 mesi si fa un’assemblea comunitaria.
Beppe: secondo me è arrivato il momento di creare un organismo decisionale molto più snello, che fa attività operativa e che tiene aggiornati i diversi gruppi. Ci devono essere un rappresentante per ogni singola attività, che si incontrano per scambiare informazioni sulle attività che vengono portate avanti.

PUNTO 6 ALL’ODG: SOFTWARE
Massimo: la lettera a CTM si potrebbe mettere su questo spazio libero (Open Spazio). Si chiede di sviluppare il programma in forma libera (Am Shop).

PUNTO 8 ALL’ODG: VARIE ED EVENTUALI
Beppe E’ scaduta l’ATS fra Villaggio dei Popoli e Eticamente (stipulata nel 2004). C’è da riscriverla, VdP lo sta facendo, ci sarà a breve un’assemblea per valutarne il contenuto. Siamo in “vuoto normativo”. La bozza verrà sottoposta ad Eticamente per una condivisione.

La riunione viene chiusa alle ore 23.55.
Annalisa
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